18 Ott 18

A24/25, indaga la Procura dell’Aquila

Sulla tenuta delle infrastrutture delle autostrade A24/25, indaga la Procura dell’Aquila a seguito anche dell’esposto della Regione Abruzzo e dopo la caduta dei pezzi di calcinacci dal viadotto di San Giacomo, sul tratto della Roma Teramo.
Indagini affidate ai carabinieri che avrebbero acquisito carte e faldoni con la relazione dei Vigili del fuoco, che nella serata del 10 settembre scorso, intervennero chiudendo la strada sottostante.

A ciò si aggiunge il macigno della relazione dell’Ufficio ispezioni del ministero che ha sottolineato criticità su 87 viadotti dell’A24/25 e invitato la concessionaria a limitare il traffico dei mezzi pesanti, di conseguenza Strada dei Parchi, ha deciso di porre vincoli alla circolazione su tutti i ponti ispezionati che comporteranno il divieto di sosta per i mezzi pesanti lungo le corsie d’emergenza, oltre al distanziamento e ai divieti di sorpasso. Secondo la relazione degli ispettori il decadimento manutentivo riscontrato è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguato standard di sicurezza con il regolare transito della circolazione.

Strada dei parchi ha quindi esteso su tutti gli 87 ponti ispezionati le misure già previste dal 2017 su 8 viadotti: divieto di fermata dei mezzi pesanti in corsia di emergenza, divieto di sorpasso e obbligo di distanziamento di 50 metri dei mezzi pesanti.

Nella relazione inviata dall’Ufficio ispettivo territoriale di Roma del Mit allo stesso ministero, nonché alle prefetture competenti, si sottolinea la precaria stabilità statica dell’infrastruttura e l’esclusiva responsabilità della Società concessionaria in termini di sicurezza, mentre  il dirigente che ha firmato il documento, l’ingegner Placido Migliorino, ritiene che Strada dei Parchi debba individuare le condizioni di traffico che garantiscano la sicurezza e proceda nella regolamentazione con l’emissione di specifiche ordinanze da emettersi con l’urgenza che il caso richiede.
Raccomanda poi prove di carico su scala reale, un monitoraggio degli impalcati e quello sismico con l’installazione di accelerometri e altra adeguata strumentazione in grado di misurare deformazioni e spostamenti.

Per quanto riguarda le azioni sismiche, spiega l’Uit, gli accertamenti eseguiti hanno dimostrato un’elevata vulnerabilità nella stragrande maggioranza dei 339 viadotti presenti sulle autostrade A24/25. Infrastrutture, evidenzia Migliorino, utilizzabili anche ai fini della Protezione Civile in caso di sisma e quindi, poiché si ritiene che ai fini sismici non sussistano gli adeguati standard di sicurezza, è estremamente urgente intervenire con i necessari lavori di adeguamento.

Una seconda seduta straordinaria della commissione Infrastrutture, presieduta da Pierpaolo Pietrucci, si era tenuta nella mattinata di oggi per approfondire con il gestore, i sindacati e le associazioni, la sicurezza dell’A24/A25.
Non emerge, aveva riferito Ramadori, in nessuno tratto un coefficiente inferiore a 1, indicato come il minimo per la sicurezza, anche se in alcuni tratti e viadotti tale soglia è oltrepassata di poco. Garantiamo la sicurezza in condizioni normali di esercizio, chiudendo un tratto, potrei essere accusato di interruzione di pubblico servizio. Se invece il ministro, perché ha le sue convinzioni, dice che l’autostrada è pericolosa, deve dirmi di chiudere l’autostrada.