27 Mar 18

Costruttori, lavoriamo sugli spazi aperti

In questi anni di ricostruzione post sismica, l’attenzione si è rivolta principalmente agli edifici, molte delle abitazioni ricostruite rischiano di rimanere vuote, come anche gli edifici pubblici, Progetto Case, Map, Musp ed alloggi equivalenti possono incentivare i privati a proporre progetti di interesse pubblico, con strumenti innovativi come la permuta. Sono state costruite dodici nuove sale polifunzionali, dove c’era posto, che vanno a sommarsi a quelle preesistenti al sisma e da riparare che vanno incontro al degrado fisico e all’abbandono. Bisogna lavorare sugli spazi aperti, pensando non ad una città in espansione, come negli anni 80-90 o subito dopo il sisma, ma ad un territorio che ha necessità di restringersi e liberarsi del superfluo, dell’inopportuno e del non più urgente. E’ questo l’orizzonte delle nostre quindici idee, così Fabio Andreassi della commissione urbanistica Ance L’Aquila, che ha lavorato alla proposta di altrettanti progetti a disposizione della città ha spiegato il presidente Ance Ettore Barattelli in conferenza stampa, perché si inizi a pensare ad una ricostruzione sociale e le nostre proposte sono finalizzate a tale scopo. Le zone sono quelle più problematiche ad est e ad ovest della città, il centro storico, l’area di via Corrado IV, via Strinella, Collemaggio, Acquasanta ed altri punti critici.
Abbiamo 8mila abitazioni in più ha rilevato il professor Andreassi che si sommano a quelle già vuote prima del sisma con un effetto negativo sul patrimonio immobiliare che sarà dequalificato. Alcuni progetti sono già in via di definizione, come quello tra le frazioni di Bazzano fino a San Gregorio, tra Pettino e la Mausonia, con il viadotto di Pettino diviso in sei ambiti, ognuno dei quali avrà una progettazione a seconda di ciò che ha intorno. L’ambito ospedaliero avrà una passeggiata della salute, quello dell’Accademia di Belle Arti, prevede l’inserimento di opere d’arte lungo i piloni nella fascia di rispetto e così via fino a San Giuliano (nella foto il convento). Anticipato anche un terzo progetto dentro le mura del centro storico, per la sicurezza degli spazi comuni come strade e piazze.