15 Set 14

Ballaró, il fango è comunque fango

Che alla Rai comandi Renzi, lo dimostra il fatto che dopo vent’anni Giovanni Floris molli Ballarò, per una striscia quotidiana prima del tg della sera su La7 e per un programma in prima serata diMartedì proprio il martedì, a scontrarsi con Massimo Giannini, che nel frattempo ha lasciato la vicepresidenza di Repubblica  per darsi un nuovo slancio in Rai, in tv, con il nuovo Ballarò e con Roberto Benigni, solo domani per la prima puntata. Un format tutto nuovo, quello dei talk giornalistici per Giannini è in crisi, ed anzi ieri, dagli studi di Presa Diretta li ha definiti talkericci, lui che pure era ospite un martedì sì e l’altro pure sulle poltrone di Floris. Giannini ha fatto fuori i giornalisti del vecchio talk, quelli suoi saranno tutti giovani tranne lo storico ed ottimo inviato Alessandro Poggi. Floris paga di certo il botta e risposta con Renzi di un’intervista a maggio, per cui il giornalista rispetto ai tagli che avrebbe dovuto subire la Rai ma non Mediaset, insinuò che in qualche modo, così, avrebbe avvantaggiato Mediaset, e probabilmente i vari applausi, avranno fatto un brutt’effetto sul premier che pare proprio avergliela fatta pagare. E al posto suo arriva proprio Giannini. Grillo, dal suo blog, non ha avuto dubbi, e ha titolato arrivano Le mani di Repubblica sulla Rai, e con questa teoria la realtà per cui non si comprendono le ragioni della Rai, che tra i 1.700 giornalisti assunti non ne ha trovato neanche uno a cui affidare il talk show più seguito dalla tv di Stato, assume un significato netto. Andrea Vianello, direttore di Raitre, ha dichiarato di averle provate tutte con Floris, ma di non essere riuscito a trattenerlo in Rai, evidentemente sono lontani i tempi in cui, qualche edizione fa, dal palco del concertone del Primo Maggio a Roma, Floris e Vianello, che allora conduceva Mi manda Raitre, appoggiavano all’unisono le ragioni dei sindacati, della libertà e della triade. Floris sembra proprio sia stato costretto a fare le valigie per ragioni politiche, basti riflettere sul veleno che Riccardo Bocca, da L’Espresso, dello stesso gruppo di Repubblica, gli ha vomitato addosso in questi giorni, recensendo la nuova striscia di Floris ben distante, a suo dire, dalla sostanza con cui Enzo Biagi, appena epurato da Berlusconi, inventò lo stesso tipo di format sulla Rai. Pare proprio lo stesso fango che da sempre disgusta la gente d’apparato e di certa sinistra, chi sa che non sia disgustata anche stavolta. Viva Renzi.