04 Dic 19

Barriere architettoniche, inizia il piano

La Giornata internazionale delle persone con disabilità 2019 è stata l’occasione per presentare alla città il programma di lavoro del primo Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) del Comune dell’Aquila, il cui iter formativo, prenderà il via nei prossimi giorni in base agli obiettivi e ai contenuti del relativo documento preliminare, approvato dal Consiglio comunale, nella seduta dello scorso 15 novembre.

Alla conferenza stampa di ieri, sono intervenuti il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, la disability manager del Comune Chiara Santoro, il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse, il presidente del coordinamento delle associazioni disabili Massimo Prosperococco e il presidente dell’associazione delle professioni tecniche Pierluigi De Amicis.

Il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ha dichiarato il sindaco Biondi, rappresenta uno strumento di programmazione a tutti gli effetti, di cui l’ente si dota per la prima volta. Un modo per superare i luoghi comuni e per andare oltre l’applicazione stringente della norma, di per sé assolutamente non sufficiente. Il percorso formativo, partito da una fase di ascolto, è volto a realizzare una piena e reale accessibilità urbana e non la mera eliminazione delle barriere architettoniche, guardando alle esigenze di tutto lo spettro delle persone con disabilità. Un’iniziativa che rientra nell’obiettivo strategico e primario dell’amministrazione comunale finalizzato a ridisegnare una città realmente inclusiva e accessibile, ha proseguito il primo cittadino, e che è stata anticipata da significative iniziative, quali l’introduzione di prescrizioni volte al superamento delle barriere architettoniche nella ricostruzione degli edifici pubblici e l’accordo siglato con gli ordini delle professioni tecniche finalizzato ad una progettazione inclusiva, ma anche dotando le infrastrutture cittadine di dispositivi specifici per l’accessibilità. Uno strumento importante, di modernità e di civiltà, ha concluso, volto a migliorare la qualità della vita per tutti i cittadini.

Con il Peba l’amministrazione comunale intende creare progressivamente le condizioni ambientali che consentano ad ogni persona che si muove in città, nella misura più ampia possibile, lo svolgimento delle attività quotidiane come il lavoro, lo studio, il turismo, l’accesso ai servizi, il tempo libero e la partecipazione alla vita collettiva e sociale.

Si tratta di uno strumento multidisciplinare che integra la pianificazione e la programmazione degli interventi di eliminazione di barriere, fisiche e percettive, con azioni di prevenzione, informazione, sensibilizzazione ai temi della disabilità, e condivisione di buone pratiche. Un insieme organico di azioni utili a elevare la qualità dell’ambiente urbano e delle sue funzioni in termini di accessibilità, sicurezza d’uso e comfort che consente di integrare i temi della ricostruzione con quelli dell’inclusione sociale.

L’iter formativo sarà curato dall’ufficio comunale del Disability manager con la partecipazione attiva di diversi soggetti.

Le associazioni dei disabili, in particolare, saranno coinvolte in diverse fasi di lavoro, attraverso un ruolo di verifica e validazione, a partire dall’analisi dei bisogni e, successivamente, in quella della rilevazione degli ostacoli e della verifica delle soluzioni proposte.

Con l’Università dell’Aquila saranno invece attivate collaborazioni sui temi della progettazione, sia urbana che sociale, coinvolgendo direttamente gli studenti.

Con l’istituto scolastico Colecchi sarà inaugurato un progetto di alternanza scuola/lavoro, attraverso il quale i ragazzi saranno prima formati e poi impiegati nelle attività di rilievo, con la supervisione di tutor messi a disposizione dal collegio professionale dei geometri.

Saranno inoltre coinvolte le altre professioni tecniche, attraverso gli ordini degli Architetti, Ingegneri e Periti Industriali, sui temi della progettazione inclusiva e dell’innovazione tecnologica a servizio dell’accessibilità, nonché tutte le realtà locali interessate al processo.

Il programma di lavoro prevede l’approvazione del Piano entro la fine del 2020.