18 Apr 18

Biennale di Architettura con i borghi

La 16ma Mostra Internazionale di Architettura, intitolata Freespace, curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta sarà aperta al pubblico dal 26 maggio al 25 novembre 2018. 100 partecipanti con due sezioni speciali, tra edifici storici rigenerati, dimenticati, rivisitati e riportati alla vita. 65 partecipazioni nazionali nei Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. 6 paesi presenti per la prima volta tra cui la Santa Sede; il Padiglione Italia curato da Mario Cucinella, dal titolo Arcipelago Italia; due progetti speciali, Forte Marghera a Mestre ed il social housing da recuperare del Robin Hood Gardens londinese del 1972, ed ancora Meetings on Architecture, Educational, il Catalogo ufficiale e 17 Eventi collaterali tra cui Borghi of Italy – No(f)earthquake, dedicato alla prevenzione antisismica, alla messa in sicurezza del patrimonio artistico e architettonico, e alla rivitalizzazione dei luoghi simbolo dell’architettura del nostro Paese: i borghi italiani. Il Freespace è qui legato all’idea di uno spazio free and safe, in cui coloro che ne fruiscono, i residenti in primis, possano sentirsi liberi dalla paura del terremoto e di ritornare ad abitare nei luoghi più caratteristici dell’Italia che in questo momento storico rischiano di essere completamente abbandonati in favore di nuovi centri urbani, le nuove civitas, costruiti lontano dal loro luogo di origine, spesso proponendo forme e consistenze avulse dal contesto storico. Borghi of Italy presenta il progetto del Concilio Europeo dell’Arte puntoorg, BorgoAlive! per la rivitalizzazione sostenibile di un borgo e del suo territorio, in cui la salvaguardia ed il recupero di un edificio simbolo diventino occasione di riutilizzo e rigenerazione del centro storico danneggiato e/o abbandonato; e per la riconversione del suo patrimonio abitativo storico urbano. Un’occasione per valorizzare le risorse artistiche dei centri urbani minori e dell’entroterra, per opportunità di crescita sociale ed economica, di sviluppo turistico delle comunità locali e per il ripopolamento dei borghi italiani. L’Aquila, non ci sarà.