19 Lug 17

Corruzione e beni culturali all’Aquila

Mazzette ed incarichi progettuali per la ricostruzione a parenti e amici, provate da intercettazioni anche ambientali e tracce cartacee per turbare le gare su beni vincolati, tra cui le mura urbiche aquilane, la chiesa di San Sisto ed il Teatro Stabile del capoluogo, la Badia sulmonese e la Torre medicea di Santo Stefano di Sessanio al setaccio le Sovrintendenze d’Abruzzo per diversi altri appalti di beni sottoposti a tutela.

Funzionari del Segretariato regionale Mibact avrebbero gestito gli appalti in maniera clientelare, gestendo incarichi professionali in base alle indicazioni di politica ed imprese che in cambio avrebbe avuto la sicurezza del lavoro. Ribassi da capogiro concordati, che poi sarebbero stati recuperati con varianti in corso d’opera sempre al di sotto del 20% per evitare i controlli l’Anticorruzione, mentre i funzionari sarebbero stati pagati con incarichi agli amici degli amici o con mazzette. Coinvolte nell’inchiesta L’Aquila, Teramo, Pesaro, Urbino, Benevento e Bari. Gli inquirenti ipotizzano tra gli altri reati, concorso in corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, nonché soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Le indagini dei Carabinieri dell’Aquila, coordinate dal procuratore capo Michele Renzo e dal pm Antonietta Picardi aggancerebbero l’inchiesta sulla ricostruzione di Palazzo Centi.

Trentacinque indagati e tra questi nomi eccellenti tra funzionari pubblici, politici ed imprenditori.

Dieci ordinanze di custodia cautelare per Lionello Piccinini, 61, geometra del segretariato Mibact, Antonio Zavarella, 55, presidente della commissione di collaudo del Teatro comunale, Berardino Di Vincenzo, 64, già segretario regionale Mibact e consulente della Regione Abruzzo, Marcello Marchetti, 64, architetto del segretariato Mibact, Mauro Lancia, 59, cotitolare della Lancia Srl, Giampiero Fracassa, 44, direttore tecnico della Fracassa Rinaldo Srl, Vito Giuseppe Giustino, 65, presidente del Cda dell’Internazionale, Antonio Loiudice, 60, amministratore unico della Edilco, Graziantonio Loiudice, 25, suo figlio, e Leonardo Santoro, 40, geometra dell’Internazionale.

E cinque divieti di esercitare per due mesi l’attività professionale per Giancarlo Di Vincenzo, 35, architetto figlio di Berardino, Alessandra Del Cane, 30, Michele Fuzio, 51, progettista dell’Internazionale dei lavori al Teatro comunale, Domenico Pazienza, 65, progettista dell’Internazionale dei lavori al Teatro comunale, e Michele Buzzerio, 65, progettista dell’Internazionale dei lavori al Teatro comunale.