21 Feb 19

Decennale 2009, rinascita nella bellezza

Non mi interessa il marchio politico o la tessera di partito, mi interessa che questa città sia in grado di offrire di nuovo alla comunità la possibilità di vivere la cultura come rito collettivo che muove persone di ogni classe sociale.
Così il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, in un’intervista rilasciata all’Ansa.
Per il primo cittadino le istituzioni culturali vanno sottratte all’abbraccio mortale della politica. E questa città è esemplare da questo punto di vista. Nessuno può negare che ci sia stata una gestione politica delle istituzioni culturali, credo sia il caso di cambiare passo, di trasformare o di riportare le istituzioni culturali che fanno un lavoro straordinario con attori, musicisti, interpreti, attori, ballerini. La cultura aquilana, fucina di talenti, veniva chiamata la Salisburgo d’Italia, non a caso credo sia la città europea con il maggior numero di istituzioni riconosciute dal Ministero rispetto ai residenti.
Non devono però diventare uffici senza più stupire, innovare e rompere quegli schemi che la cultura porta con sé, noi ci stiamo lavorando, ha proseguito. Ed è normale che dia fastidio a chi pensa di conservare uno status quo, capisco ci siano delle resistenze ad accettare i cambiamenti ma è nella logica delle cose. Finiranno anche i fondi straordinari, se non si è innovativi, creativi e in grado di offrire un prodotto nuovo, si corre il rischio di vedere un film visto tante volte. 
Abbiamo avuto migliaia di presenze, nell’edizione innovata de I Cantieri dell’Immaginario, realizzata con il Tsa e con tutte le istituzioni, ha rimarcato, e la partecipazione di espressioni che fino ad oggi sono state relegate in un cantuccio a cui abbiamo dato la dignità che meritano con esperienze che provengono da persone con sensibilità politica totalmente differente dalla mia.

Pierluigi Biondi

Il sindaco ha poi spiegato che il decennale servirà per ricordare e per raccontare di quanta bellezza ci stiamo riappropriando. Tanti problemi, ma anche tanti esempi di rinascita. Quanto sta succedendo all’Aquila è straordinario. Il decennale vuole essere un racconto in positivo per far vedere cosa sta diventando L’Aquila dov’è in corso la più grande e inedita opera di rigenerazione urbana. L’Aquila è una città straordinaria, ha detto ancora, lo era prima del terremoto, lo è stata subito dopo per la forza della sua gente, lo è oggi che sta rinascendo.
La ricostruzione privata è al 70% ed entro tre anni sarà completata, ha assicurato all’Ansa. Gli italiani potranno vedere il frutto degli sforzi economici e intellettivi di questa nazione e di questi luoghi. La ricostruzione pubblica, invece, segna il passo.
Bisogna semplificare le procedure e rafforzare le strutture che si occupano di appalti e opere pubbliche, ed ancora una normativa unica sulle emergenze e sulle ricostruzioni che siano calamità che derivino dal terremoto, dalle alluvioni o dal ponte Morandi. Un modello standard in cui siano codificate anche le deroghe. Non avremmo una città se nell’aprile 2009 non ci fossero state deroghe, se vengono codificate in tempi di pace e funzionano garantendo la trasparenza delle procedure, ha aggiunto, si possono fare le cose velocemente senza creare zone grigie dove poi si intrufolano gli affaristi.
Biondi si è detto d’accordo con Crimi sul com’era e dov’era, è la logica che stiamo cercando di superare, ha detto, più difficile, più faticoso forse anche più lungo, ma è il segno di un cambiamento. Quindi l’appello al Governo per avere più risorse umane, rispetto al 31 dicembre 2008 il Comune capoluogo ha addirittura meno dipendenti e un numero di dirigenti dimezzato.
Infine un passaggio sul successo di Fratelli d’Italia alle scorse elezioni regionali, L’Aquila ha avuto un risultato importante raggiungendo il 14,6%, ha concluso, triplicando i dati delle comunali di un anno e mezzo fa e raddoppiando il dato delle politiche del marzo 2018. In provincia l’11,7% è la percentuale più alta tra tutte le province italiane in una competizione regionale. Credo sia il risultato della direzione tracciata da  Giorgia Meloni, per la creazione di un centro destra 2.0.


Nella foto, l’Amphisculpture di Beverly Pepper al Parco del Sole.