31 Mag 19

Ex monastero Collemaggio, che farci?

Il Consiglio di Stato ha sbloccato la procedura di gara, risolvendo il contenzioso fra le ditte concorrenti, per il restauro edilizio dell’ex monastero di Santa Maria di Collemaggio per un importo complessivo di 18milioni 200mila euro ad opera del Provveditorato alle opere pubbliche Lazio Abruzzo Sardegna.
E’ una bella notizia per la città dell’Aquila, che potrà tornare a fruire di una struttura edilizia di grande pregio artistico e storico, facendo di Collemaggio un’area di notevole valore e di grande attrattività sul piano urbanistico, ambientale e culturale, rileva in una nota Lelio De Santis, capogruppo Italia dei Valori.
Il problema adesso è pensare a quale possa essere la migliore destinazione di questa importante struttura edilizia al fine di indirizzare il recupero allo scopo specifico, con interventi mirati, aggiunge.
Il ministro Toninelli ha annunciato che la destinazione sarà quella di sede del Conservatorio di musica, senza un minimo di condivisione con le istituzioni locali, ma ha avuto la ferma e contraria risposta da parte del direttore del Conservatorio di musica, Giandomenico Piermarini, che ha evidenziato le criticità ed i limiti oggettivi che rendono inidonea la struttura ad ospitare il Conservatorio.
Per evitare che regni confusione ed incertezza sull’opportuna destinazione, che condizionerebbe anche i lavori di restauro, invito il presidente della Provincia, Angelo Caruso, ente proprietario della struttura, ed il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi a condividere la miglior soluzione possibile e la miglior destinazione, in relazione alle esigenze della città ed al tipo di valorizzazione immaginata per l’area di Collemaggio.
In qualità di amministratore comunale e provinciale, mi farò parte attiva per addivenire in tempi brevi a questa necessaria decisione per uno sviluppo organico ed appropriato di tutta l’area di Collemaggio.
Personalmente, ritengo che l’ex monastero possa essere un pezzo importante e qualificante di un mosaico urbanistico ed ambientale che, insieme con la Basilica, fa di Collemaggio il luogo principe della città sul piano religioso, turistico e culturale, luogo destinato al ricordo ed alla valorizzazione della figura di Celestino V.
In tal senso, la struttura potrebbe essere destinata, in parte a sede del Museo della Perdonanza, in cui raccogliere e custodire tutte le testimonianze della vita di Celestino V, ed in parte alla ricettività turistico religiosa per fedeli, visitatori e scolaresche.