18 Dic 18

Fondi cultura su incubatori di creatività

Sono state riviste le Linee guida per concedere i contributi alle iniziative culturali 2018, 2019 e 2020 del programma Restart, per la ripresa post sisma. Della misura si occupa direttamente il Comune dell’Aquila, la delega è del sindaco Biondi, che aveva già stabilito di voler modificare i tre filoni principali, e cioè quello denominato A, per le istituzioni ed enti storici che già percepiscono finanziamenti e fondi dal Fus, Fondo unico per lo spettacolo; il secondo, il filone B, che lo aveva diviso in due parti, la prima, B1, con eventi fatti propri dall’amministrazione e quindi finanziati direttamente come Perdonanza e Cantieri dell’Immaginario, oltre al Festival del Jazz per capirsi, stralciando un sotto filone, il B2, le cui risorse sarebbero state messe a bando, la città aspetta quindi il bando 2018, e poi l’ultimo filone, il C, destinato alla ripresa del cratere, senza il capoluogo di Regione.
Le presenti Linee Guida, sono state elaborate per le annualità 2018, 2019 e 2020 in una visione unitaria che possa condurre tutti i beneficiari delle risorse verso una rinnovata sostenibilità finanziaria allo scadere del programma che coincide con l’annualità 2020, si legge nella delibera di Giunta.

Cosa cambia?

Per le istituzioni culturali storiche assolutamente nulla. Biondi in più d’una occasione ha provato a cambiare passo, a renderle più attrattive, più impegnate a produrre, a darsi da fare per reggere il mercato e a procurarsi anche finanziamenti privati, ma evidentemente gli ostacoli sono durissimi da superare, perché se ha ottenuto criteri selettivi sugli incubatori di creatività, la novità delle nuove Linee Guida, e su altre progettualità a bando, non è riuscito ad avere lo stesso trattamento per gli enti foraggiati dal Fus.

Ci sarà quindi un Avviso pubblico, ed un altro per il cratere, ma non per i Fus.

Per gli incubatori di creatività saranno acquisite le idee progettuali migliori, ci sarà poi un percorso formativo per gli operatori selezionati, per condurli alle progettazioni definitive, che saranno selezionate con un nuovo avviso pubblico e poi finanziate. Questo per puntare all’occupazione di lungo periodo, alla sedimentazione nel territorio di competenze culturali e per incoraggiare nuove professioni, tra gli obiettivi del Restart.  
Nulla di tutto ciò sui Fus, al contrario, solo la necessità di approfondire con la struttura di Missione, cioè con Raniero Fabrizi, nell’interesse comune di consentire il sostegno e lo sviluppo dell’importante filiera culturale presente sul territorio e tutt’oggi minata dalle negative conseguenze economiche e sociali causate dal sisma, si legge ancora nella delibera di Giunta.

Non andranno a selezione, ma non avevamo dubbi.

Saranno quindi predisposti i bandi per il filone B2 ed il C per l’annualità 2018.

Il B2, inizialmente di 200mila euro, sarà incrementato con economie di annualità precedenti pari a 285mila 256,28 euro, destinati a progetti definiti, ed i primi 200mila, agli incubatori di creatività.

Sempre per il 2018 abbiamo 1milione e 300mila euro per i Fus e 510mila euro per il cratere.

Oltre ai 416mila 431,03 euro per le iniziative per il decennale.

I progetti li approverà un Commissione di cinque componenti e poi la Giunta. Si potrà ottenere un’anticipazione, avendo però idonea fideiussione bancaria, e poi finanziamenti a tranche, dietro rendicontazione a step della spesa. Possono essere finanziate attività già svolte, mentre i monitoraggi sulle realizzazioni, saranno effettuati anche in itinere. Speriamo in buone cose.