29 Mar 19

Freedom, la creatività di un territorio

Hanno da poco finito di girare in Abruzzo le puntate di  Freedom – Oltre il confine, il programma di Roberto Giacobbo giunto al secondo ciclo, Sonia Fiucci è direttrice di produzione. Aquilana d’adozione, esperta in marketing e pubbliche relazioni, produzioni televisive e cinematografiche racconta di questa esperienza, parliamo di territorio e di promozione del territorio.

 

Com’è iniziata questa esperienza.
Conosco Roberto Giacobbo e sua moglie Irene Bellini, autrice, da diverso tempo, mi hanno offerto questo ruolo importante ho accettato a scatola chiusa. Tante produzioni per il cinema e programmi televisivi come Voyager sono stati costruiti con persone di fiducia in sintonia e senza contrasti. Siamo una quindicina in esterna e poi montaggio e musica. E’ un gruppo affiatato, lui e sua moglie ed uno staff eccezionale qualcuno s’è perso per strada ma è normale. 

Come si lavora con Giacobbo.
Dice di essere il braccio destro di sua moglie, io gestisco l’organizzazione come coordinatrice, Giacobbo è innamorato dell’Abruzzo e dell’Aquila e da poco ha trovato casa, è innamorato di questa terra dove manca la capacità di promuovere. Stonehenge sono quattro pietre, dice, con un milione di visitatori l’anno, qui c’è la vera storia e non la sapete vendere. 

Si parlerà ancora d’Abruzzo.
Il primo ciclo si è chiuso a febbraio dal giugno del 2018 da poco abbiamo finito la lavorazione e le riprese qui, il secondo ciclo di Freedom partirà dal primo maggio prossimo sempre su Rete4 e all’Abruzzo saranno dedicate nove puntate, percorsi misteriosi e quattro pezzi di cui uno dedicato al decennale del sisma del 6 aprile 2009 ma non posso dire nulla non anticiperò nulla. 

Come concilia l’impegno in Asm spa?
Sono part time metà e metà e tanti sacrifici non potevo perdere un progetto con il Conai e ce l’abbiamo fatta. E’ un progetto nazionale di comunicazione locale sull’ambiente ed i rifuti dell’Anci e del Conai, un’iniziativa che lo scorso anno, oltre al plauso del Conai, è stata inserita tra gli spettacoli di riferimento dal Comieco lavoriamo anche con le scuole. Un bel percorso. 

Quindi le produzioni e molte trasferte.
In Egitto e anche in Messico, dove il producer è stato preso sul posto, la trasferta in Egitto è stata complicata ma è andata bene. La prima puntata del primo ciclo sul Fucino ha avuto ascolti importanti con i cunicoli di Claudio, la chiusa e tutto il percorso dell’antico alveo, il sindaco di Avezzano è stato disponibilissimo e poi Ortucchio con il castello che ha ancora l’attracco per le piccole imbarcazioni e l’unico castello in Italia che ha ancora un attracco è sul lago di Garda. Puntate da vedere ora su Mediaset Play e su Focus. 

Ha partecipato anche il nostro comprensorio.
Abbiamo usato L’Aquila ed il comprensorio aquilano per tutte le ricostruzioni storiche. La Madonna di Guadalupe a Sassa con don Juan e poi il Bernini, Virgilio e la conquista del Messico dello spagnolo Hernàn Cortès Monroy in nome di Carlo I di Spagna con le associazioni del territorio anche per i costumi, se si utilizzasse lo stesso sistema per il cinema porterebbe occupazione. 

Avete lavorato al Palazzetto dei Nobili.
Lo abbiamo ottenuto gratuitamente lì abbiamo ricostruito lo studio di Gian Lorenzo Bernini, dentro l’Università la residenza papale e a San Bernardino i luoghi di papa Innocenzo X che commissionava le sculture ai più grandi artisti dell’epoca come il Bernini. Torneremo a fare rievocazioni storiche e coinvolgeremo persone, nel primo ciclo di puntate abbiamo promosso decine di collaborazioni e coinvolto quattro o cinque associazioni tra L’Aquila e Sulmona. 

Come funziona?
Gli storici firmano i pezzi per la ricostruzione del periodo e le cose da fare, organizzare e reperire come anche i luoghi da scegliere, il lavoro di grafica per la conquista del Messico di Cortès lo hanno fatto a Poggio Picenze, senza dialoghi, come tutte le altre ricostruzioni storiche.
Per la fontana dei Fiumi a piazza Navona su cui il Bernini lavorò nella metà del seicento su incarico di papa Innocenzo X, abbiamo studiato una fontana di terracotta lavorata generando molta suggestione così come nella sua casa abbiamo immaginato sculture con la creta. E poi i Templari a Bominaco, abbiamo lavorato con due associazioni di uomini d’armi, la tomba di Virgilio e la grotta di Poggio Picenze, trovo le location ed i costumi per la regia.

E le produzioni sul territorio?
L’Aquila Gran Sasso Film Commission conta l’adesione di 25 sindaci del comprensorio entrati a titolo gratuito, si spera nel supporto della prossima Giunta regionale. In Abruzzo siamo gli unici a non aver impostato promozione e lavoro, la legge è senza fondi con due riunioni sospese perché convocate sotto campagna elettorale. Se ospiti una produzione se gli dai solo i supporti,  agevolazioni alberghiere  o sulle occupazioni di suolo pubblico crei lavoro ed occupazione sul territorio, fai girare la nostra Regione. Spendi 2mila euro di alberghi ma raggiungi 2milioni di spettatori. 

A breve la fiction sul terremoto girata qui.
Per quanto ne so le comparse sono però arrivate coi bus da Rieti e Napoli per 110 euro al giorno, invece deve lavorare la gente del luogo speriamo in una maggior consapevolezza per il futuro.