11 Apr 20

Intanto, ricominciamo da 600 euro

Da una parte la task force, che dovrà pensare alla ricostruzione post pandemia, dall’altra l’Italia che lavora, gli autonomi che per due mesi non vedranno un centesimo. I 600 euro ancora non arrivano, peraltro un’una tantum, la cassa integrazione nemmeno, e tutto quanto è stato messo loro a disposizione è a debito. E quando non è a debito sono briciole.

Dopodiché si riaprirà a tappe, distanziamenti necessari, forse anche superiori al metro, attività su appuntamento, file, attese, difficile pensare ad un rilancio dei consumi in questi termini quando peraltro dovremo imparare a convivere con il Covid-19.

Vittorio Colao è un super manager. Deve ricostruire il Paese, innovarlo, cambiare l’organizzazione del lavoro, i ritmi lavorativi, puntare al benessere, guardare agli equilibri psicologici dei lavoratori evitando contagi e assembramenti.

Lo farà con accademici ed esperti raffinatissimi.

Giuseppe Conte

Elisabetta Camussi, professoressa di Psicologia sociale, Università degli Studi di Milano Bicocca; Roberto Cingolani, responsabile Innovazione tecnologica di Leonardo, già direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT); Riccardo Cristadoro, consigliere economico del presidente del Consiglio – senior director del Dipartimento economia e statistica, Banca d’Italia. Giuseppe Falco, amministratore delegato per il Sistema Italia Grecia Turchia e senior Partner & Managing Director di The Boston Consulting Group (BCG); Franco Focareta, ricercatore di Diritto del lavoro, Università di Bologna Alma Mater Studiorum; Enrico Giovannini, professore di Statistica economica, Università di Roma Tor Vergata; Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti; Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Filomena Maggino, consigliera del presidente del Consiglio per il benessere equo e sostenibile e la statistica – docente di Statistica sociale, Università di Roma La Sapienza; Mariana Mazzucato, consigliera economica del presidente del Consiglio – Director and Founder, Institute for Innovation and Public Purpose, University College London; Enrico Moretti, professor of Economics at the University of California, Berkeley; Riccardo Ranalli, dottore commercialista e revisore contabile; Marino Regini, professore emerito di Sociologia economica, Università Statale di Milano; Raffaella Sadun, professor of Business Administration, Harvard Business School; Stefano Simontacchi, avvocato, presidente Fondazione Buzzi; Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Ausl di Modena – presidente della Società italiana di epidemiologia psichiatrica.

Una squadra che in un Paese che funziona andrebbe benissimo. 
Da noi bisogna ricominciare dai 600 euro. Perché per ora neanche quelli.