19 Feb 19

L’Aquila, la cultura è finita da un pezzo

Gli enti Fus, Fondo unico per lo spettacolo, come ogni cittadino dell’Aquila, hanno dovuto affrontare diversi problemi e superare altrettanti ostacoli. Con il sindaco Biondi, s’è instaurata, da subito, un’interlocuzione importate che si è tradotta in un sostegno significativo e in una condivisione di obiettivi, nell’interesse esclusivo della città e del suo territorio.
Il sindaco, sin dai primi incontri, ha manifestato una particolare attenzione nei confronti della cultura, nella convinzione che l’anima di una comunità, provata da un evento drammatico come quello del 6 aprile 2009, vada risanata anche attraverso attività artistiche di spessore.
Il suo impegno si è tradotto nella predisposizione delle nuove linee guida Restart, riguardanti gli investimenti finalizzati a rafforzare l’attrattività del territorio del cratere sismico aquilano.
Attraverso le nuove linee guida, il sindaco ha predisposto, tra l’altro, l’inserimento degli enti Fus cinema, che prima erano esclusi, nell’elenco delle istituzioni che possono accedere ai finanziamenti Restart.
Un altro obiettivo raggiunto da Biondi riguarda il recupero dei fondi Fus.
Nel 2018, rispetto al 2017, sono stati tagliati i contributi al Tsa, all’Isa, alla Barattelli, ai Solisti e a TeatroZeta.
Questo, applicando acriticamente la nuova normativa che prevedeva una decurtazione per la ridotta attività, senza tener conto che per gli enti aquilani Fus c’era un impegno dal 2009, che garantiva lo stesso contributo preso l’anno precedente al terremoto.
Una parte dei fondi, quindi, è stata ridistribuita dalla commissione ministeriale alla fine dello scorso anno, un’altra deriva dall’accordo tra comune dell’Aquila e direzione generale del Ministero, un protocollo che stanzia 200mila euro per il mancato trasferimento 2017/2018.

Pierluigi Biondi

Il sindaco, inoltre, ha voluto che l’edizione 2018 dei Cantieri dell’Immaginario, fosse pensata e realizzata nel segno della rinascita dell’Aquila e del suo territorio.
Ha così individuato, grazie anche alla disponibilità del Consiglio regionale dell’Abruzzo, quale luogo simbolo della rinascita istituzionale, architettonico/urbanistica e della comunità, l’Emiciclo, magnifica cornice per gli spettacoli proposti dagli enti Fus, accolti con grande e convinto entusiasmo dal pubblico. Anche la Perdonanza ha segnato un nuovo inizio, fortemente voluto dal sindaco con il coinvolgimento di esperti, nel segno della qualità e della originalità delle iniziative. Altrettanto significativo è l’impegno che il sindaco chiede agli enti Fus, in termini di progettualità e di livello artistico alto, in occasione del decennale del sisma.


Firmato
Teatro Stabile d’Abruzzo, TeatroZeta, Gruppo E-motion, Inscena, Istituto cinematografico La lanterna magica, L’idea di Cleves.
Non hanno firmato il documento l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, la Barattelli, i Solisti Aquilani ed il Centro sperimentale di cinematografia.

 


De Simone: “Autori documento si dimettano”  

Come Presidente del Teatro Stabile d’Abruzzo sono profondamente amareggiata per la querelle a cui è stato esposto l’ente culturale più prestigioso della regione e, di conseguenza, il Sindaco dell’Aquila, con la diramazione di un comunicato stampa, imposto anche ad altri enti e associazioni,  a cui il vertice amministrativo dell’ente non ha posto alcuna firma, reagisce in una nota la presidente Annalisa De Simone.

Annalisa De Simone

L’iniziativa privata di alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione del TSA mi era stata riportata come un progetto degli enti culturali tutti, nell’ottica di costruire una sinergia di intenti in vista del decennale. Non c’è stato alcun confronto nella stesura della nota, né è stato chiesto se l’iniziativa potesse essere presentata come una proposta del TSA. Nonostante questo, ci si è arrogati il diritto di parlare a nome di un ente che ha sempre fatto dell’eccellenza produttiva indipendente dalla politica la sua bandiera.
Esprimo stima per il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e per il suo operato, e stima per il sottosegretario di Stato Gianluca Vacca a cui va il plauso per aver accompagnato gli enti culturali cittadini al recupero dei fondi decurtati.
Mai e poi mai avrei voluto che il nome dell’ente che ho l’onore di presiedere venisse tirato in ballo in un dibattito pubblico che non ha nulla a che fare con la cultura. Prendo le distanze da questo modo di procedere scomposto che parla con la voce grossa della politica più bassa, invece di confrontarsi alla comunità di riferimento attraverso politiche culturali lungimiranti ed efficaci. Spero vivamente che i protagonisti di questa pagina rimettano subito il loro mandato nelle mani dell’Assemblea dei soci dell’ente, formata da Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila e in procinto di allargare la platea ad altri soggetti istituzionali, in modo che il TSA possa proseguire la sua strada  fatta di attività di diffusione della cultura teatrale nell’intero territorio abruzzese. Strada che, ripeto, deve restare sempre indipendente dalla politica, conclude la presidente De Simone.

 

Fondi Fus, Vacca: “Il merito non è di Biondi”

In merito alle dichiarazioni in cui alcuni enti aquilani della cultura ringrazierebbero il sindaco Biondi per il reintegro dei fondi Fus, si precisa che tale reintegro è frutto del lavoro del Ministero dei Beni culturali, che grazie all’azione del Ministro Bonisoli ha immediatamente stanziato 10 milioni di euro per reintegrare i tagli fatti dai precedenti Governi.

Gianluca Vacca

E’ il commento ufficiale del sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca, che ha rivendicato di aver avuto una costante interlocuzione con gli operatori dello spettacolo del capoluogo e di aver lavorato nella direzione del reintegro per tutelare e dare nuova linfa alle realtà presenti su tutto il territorio, anche attraverso altre iniziative come i fondi  per il decennale. Un milione di euro stanziati in legge di bilancio. L’eventuale appoggio politico offerto al sindaco Biondi da parte di alcune realtà della cultura aquilana non può prescindere da una corretta rappresentazione dei fatti, conclude il sottosegretario.