01 Mar 18

La Valletta, dal 2008 con Renzo Piano

Leeuwarden e La Valletta, Capitali europee della Cultura 2018. La Fondazione Valletta 2018 è responsabile del progetto maltese, dichiarata capitale europea nel 2012, la città, Patrimonio dell’Umanità Unesco, è fermento di ammodernamento e ristrutturazione da almeno un decennio con il nuovo museo d’arte contemporanea Muża, l’area pedonale in Archibishop Street e la ristrutturazione di Strait Street. Valletta 2018 è l’avvio a lungo termine dello sviluppo sociale, economico e culturale di Malta ed il programma cresce intorno a quattro temi Generazioni, Itinerari, Città e Isole. La Fondazione ha sviluppato un asse di ricerca legato alla cultura e promosso l’apertura di MICAS, Malta International Contemporary Art Space, piattaforma d’incontro tra artisti mediterranei contemporanei del Nord Africa, Medio Oriente ed Europa Continentale. Nel 2008 lo Studio Renzo Piano Building Workshop, RPBW, ha avviato il progetto Valletta City Gate, con il quale è stato ripensato l’accesso al centro storico. Il complesso è costituito dagli edifici del nuovo Parlamento maltese, dal recupero delle rovine dell’adiacente Opera House e dalla nuova porta della città di Valletta. L’area presentava una notevole complessità, dettata sia dalla presenza delle possenti mura cinquecentesche che dalle trasformazioni della seconda metà del XX secolo che hanno visto un progressivo degrado dell’area oltre alle distruzioni belliche, riporta un articolo specializzato. Il progetto dello studio RPBW si presenta quindi molto articolato e può essere inteso come una grande operazione di recupero e di ridefinizione del luogo, con il ripensamento della viabilità salvando la memoria, rifunzionalizzando le rovine dell’Opera House. C’era il rischio di perdere l’unità e di inserire elementi estranei al luogo, la scelta di utilizzare la pietra locale è stata l’elemento che ha permesso di stabilire un dialogo tra gli edifici antichi, le nuove costruzioni e l’ingresso alla città, diventando il comune denominatore per il progetto, e in ogni edificio la pietra viene impiegata in maniera differente. L’integrazione nel contesto riuscita, tessuti urbani coltivati da un decennio per poter ambire a diventare Capitale, di certo non si sono improvvisati.