27 Set 19

Luci sulla città, zone rosse o dinamiche

La luce come elemento di rinascita. E’ stata presentata questa mattina, a palazzo Fibbioni, all’Aquila l’iniziativa Gli architetti illuminano la città, in programma dal 4 al 6 ottobre, nel centro storico cittadino. Un percorso luminoso, visibile dalle 19 alle 24, che si snoda tra le vie del centro e che conduce i visitatori alla scoperta di palazzi recuperati, con accenni agli elementi architettonici e ai particolari che ne identificano la storia, balconi, portali, cornicioni, stemmi, di edifici ancora di ristrutturare e di angoli suggestivi e inediti, comunica una nota stampa.
Alla presentazione dell’evento, a cura dell’Ordine degli architetti della provincia dell’Aquila erano presenti il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il presidente dell’Ordine, Edoardo Compagnone e il responsabile del progetto, Giuseppe Cimmino. L’installazione luminosa, che sarà accesa con una cerimonia ufficiale il 4 ottobre alle 19, rientra nel programma del decennale del sisma ed è finanziata con 22mila euro, fondi Restart.
L’Ordine degli architetti collabora in modo attivo e a titolo gratuito in varie attività e tavoli, tra cui quello della Commissione arredo urbano del Comune, ha dichiarato il sindaco Biondi, che ha sottolineato come prima o poi L’Aquila dovrà affrontare il tema della qualità urbana: bisogna farlo aderendo ad un’idea, una strategia in cui l’aspetto fondamentale è la riqualificazione. E in tale direzione va l’iniziativa Gli architetti illuminano la città, un viaggio nel cuore del centro storico, tra bellezze rinate e antichi palazzi. Ma anche un momento di riflessione sull’architettura e sulla riqualificazione urbana.
Il presidente dell’Ordine, Compagnone, ha posto l’accento sul senso dell’iniziativa finalizzata a valorizzare gli antichi palazzi del centro, in un percorso con luce alternata: la rossa, ad indicare gli edifici ancora da ristrutturare, mentre toni tenui per illuminare i fabbricati che sono tornati alla luce, in tutto il loro splendore. Il curatore del progetto, Cimmino, ha spiegato come non si tratta di uno spettacolo, bensì di un’installazione. Abbiamo creato un anello luminoso che porta il visitatore alla scoperta di elementi architettonici e particolari storici, dando la possibilità, in alcuni casi, di ammirare spazi vuoti e facciate prospicienti, che non avranno più la medesima prospettiva quando i palazzi saranno ricostruiti: è il caso della parte alta di piazza Duomo, dove insisteva l’edificio di Del Vecchio, oggi abbattuto. Lo spazio sarà illuminato con quattro fari che ricreeranno il perimetro del palazzo. Anche le vicine facciate saranno accarezzate da fasci di luce, regalando ai visitatori un’immagine inedita.
L’anello luminoso, un’alternanza di luce statica (rossa) e dinamica (toni tenui), partirà dai Portici del Convitto (luce rossa) per proseguire lungo l’ex Camera di commercio dell’Aquila (ancora luce rossa interna) fino al palazzo ex Carispaq, dove l’illuminazione sarà dinamica e dall’esterno, come nell’ultimo tratto dei Portici. Si arriva all’ex palazzo Del Vecchio dove quattro fari ridisegneranno la pianta dell’edificio abbattuto e dove saranno illuminate le facciate degli edifici prospicienti.
Il percorso luminoso scenderà sulla quinta di piazza Duomo, con luce dinamica sulle varie facciate antiche per piegare su via Marrelli dove la luce dinamica indicherà l’edificio che fa angolo con via Tre Marie. L’anello prosegue su via Cavour con luce statica rossa per puntare sul Teatro San Filippo, dove la luce sarà dinamica.
Da via Cavour si arriva a piazza Palazzo: illuminazione rossa per la Torre Civica, non ancora ristrutturata, e dinamica per il palazzo Antica locanda del sole. Un faro illuminerà con luce architettonica anche il portale di palazzo Ciolina. Gli architetti hanno invitato, infine, i proprietari dei palazzi del centro già ristrutturati a tenere accese le luci interne e dei cortili, nei tre giorni dell’installazione, in segno di rinascita e di ritorno alla vita dopo il terremoto di dieci anni fa, conclude la nota.