21 Dic 19

Magliette bianche e bonifica di Bussi

Anche in Abruzzo scendo in piazza le Magliette bianche, cioè i cittadini che chiedono il risanamento delle aree più inquinate d’Italia. I Comitati, le associazioni e i movimenti che da Taranto a Gela, dal Sulcis a Crotone, da anni combattono per le bonifiche hanno creato infatti la rete Magliette bianche per la tutela dell’ambiente e della salute.

Eventi in 25 città, di cui 23 Siti Nazionali di Bonifica. Per l’Abruzzo è stato scelto Piano d’Orta nel Sito nazionale di Bonifica di Bussi perché pesantemente inquinato da piombo e arsenico, con scorie praticamente in mezzo alle case, scrivono Forum H2O e SOA in una nota. Dopo lunghe vicissitudini e ritardi due ordinanze della provincia, nel 2015 e nel 2018, hanno individuato in Edison il responsabile che dovrà attuare le bonifiche. Purtroppo sono stati ritrovati rifiuti, in particolare ceneri di pirite, che oggi in molti casi sono classificate dall’Arta come rifiuti speciali pericolosi, in diverse aree anche esterne all’attuale perimetro del Sito Nazionale di Bonifiche.

Nel maggio 2017 è partito l’iter di riperimetrazione del sito ma dopo due anni non è ancora pronto il decreto tra lungaggini burocratiche inaccettabili. Evidentemente però le pressioni stanno dando i loro frutti perché il Ministero ha finalmente convocato la conferenza dei servizi che dovrà concludere il procedimento.

I cittadini chiedono a Governo, Parlamento e Regioni procedimenti amministrativi e penali rapidi ed efficaci con un cronoprogramma preciso e non derogabile soprattutto dal Ministero dell’Ambiente, con obiettivi annuali connessi alla retribuzione dei dirigenti romani. Deve essere applicato il rispetto del principio chi inquina paga affinché siano finanziate le bonifiche dalle aziende colpevoli con controlli serrati istituendo anche una Procura specializzata dedicata ai fenomeni di inquinamento e un coordinamento interforze NOE/Carabinieri-Forestali/Guardia di Finanza/Polizia/Guardia Costiera per inchieste e controlli.

Tra le priorità indicate nel documento, studi epidemiologici di dettaglio per ogni Sin, da parte del Ministero della Salute, sorveglianza epidemiologica nei Livelli essenziali di assistenza anche per i Siti di Interesse Regionale e una Tessera sanitaria, la Green Card Sin, per i cittadini con screening a cadenze regolari.

Il sindaco di Bolognano Guido Di Bartolomeo, presente all’iniziativa, ha evidenziato l’importanza di avviare uno studio epidemiologico approfondito anche in considerazione dei risultati preliminari della studio Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità. Tra le richieste anche l’introduzione della Vis, Valutazione di Impatto Sanitario, e Viias, Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario, per ogni procedura di autorizzazione ambientale, un forte inasprimento delle pene per i reati ambientali, l’abrogazione delle norme scorciatoia introdotte dai precedenti Governi che facilitano l’elusione della VIA, è infatti prevista la VIA postuma e in sanatoria per le opere fatte senza preventivo procedimento di valutazione ambientale, e delle bonifiche, in particolare l’art.242bis e la procedura di analisi di rischio.

Una delegazione delle Magliette bianche sarà presente anche all’Angelus del Papa.