27 Gen 20

La Memoria di Giulio della Pergola

Un momento dedicato alla Memoria, nei pressi della Pietra d’inciampo che ricorda Giulio della Pergola, ebreo deportato dall’Aquila e ucciso nel campo di sterminio nazista di Auschwitz; aveva una bottega dietro piazza Duomo e la sua vita è stata spezzata dalla ferocia dell’odio. Abbiamo voluto ricordarlo così, con la presenza di donne e uomini testimoni di libertà e civiltà, con un fiore, scrive in una nota Gilda Panella, coordinatrice provinciale Democratiche.

L’onorevole Stefania Pezzopane ha raccontato Giulio della Pergola e quegli anni nel buio della ragione, spiegando anche la storia della posa a terra della Pietra d’inciampo.

Numerosa poi la partecipazione alla staffetta di letture sulla Shoah nella libreria Mondadori, in piazza Duomo.

Tra i lettori e i partecipanti, Giacomo Carnicelli, primo cittadino di Tornimparte, Katia Dell’Aguzzo, consigliera comunale di Pizzoli, Giovanni Lolli, già vice presidente della Regione Abruzzo, Pietro Di Stefano, già assessore nel Comune dell’Aquila, Fulvio Angelini, presidente provinciale A.n.p.i.

Numerose le testimonianze di persone vittime innocenti della violenza nazifascista, ricordi scritti e tramandati perché mai si perda la memoria dell’orrore, perché è accaduto e può accadere ancora.

 In tanti si sono alternati nella lettura di testi le cui parole pesano come macigni sulle coscienze; tra i lettori e le lettrici, una bimba. A lei e a ogni giovane vita, simbolo del futuro e della speranza, insieme, sentiamo il dovere morale e la responsabilità di raccontare ciò che è stato, scrive ancora Gilda Panella.

Liliana Segre

In conclusione abbiamo ricordato il nostro impegno di Democratiche perché il Comune dell’Aquila attribuisca la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, una donna eccezionale che ha saputo trasformare le violenze subite, prigioniera nel campo di Auschwitz, in un messaggio forte di civiltà. Nel Consiglio comunale del 28 gennaio, tra i punti all’ordine del giorno c’è l’attribuzione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Siamo orgogliose che la nostra richiesta sia stata accolta e fatta propria da tanti. La civiltà è bene prezioso e valore comune da non dimenticare, mai.