07 Ago 17

Monnezza, arrosticini e bivacchi free

L’incendio a Fonte Vetica, gli incendi di queste ore hanno ricordato a tutti di avere un Parco nazionale, per il resto dell’anno ci piace fare un po’ come ci pare, il rispetto non è nel nostro dna, viviamo il Parco senza fare una piega tra la monnezza e parcheggi selvaggi, arrosticini e bivacchi liberi, ruggini e ferraglie inquinanti abbandonate all’Albergo Campo Imperatore, un Orto botanico chiuso al sabato e alla domenica, acidità diffusa tra quei quattro esercenti che vendono pagnottelle a chi trova aperto e pochi talebani dell’ambiente a fare i professoroni. Magari andando a cavallo tra sentieri incontaminati, per poi scendere a valle col suv ultimo tipo. Manca l’Ente Parco, mancano le autorità, mancano i controlli e chi si avventura in quelle lande avverte l’anarchia, non ci sono segnaletiche, non ci sono bagni pubblici, si può bivaccare, piantare tende e stazzare con i camper ma non ci sono aree attrezzate, si possono abbandonare rifiuti indisturbati in ogni dove, non si fanno multe, ognuno è padrone dove arriva. La chiamiamo tutela? La tutela non si fa negando l’intrusione umana, si attua ogni giorno con le regole che l’Ente Parco non fa rispettare. La rassegna degli ovini è sempre stata l’evento più cool della Camera di Commercio dell’Aquila, ci fossero state 700 presenze o 50mila circa non avrebbe significato molto neanche per l’Ente Parco, con la dirigenza in ferie e non una tanica o un estintore finto a far vedere che in caso di fuoco incontrollato con le rustelle, sarebbe scattato un minimo di operatività. E’ mancata anche la Vinca, la Valutazione d’incidenza negativa sull’evento, prevista dall’articolo 6 della direttiva europea Habitat. What is Vinca? Agire in modo che l’uomo non disturbi l’ambiente ma lo viva in aree attrezzate, controllate, magari oggi da vietare visto il rischio incendi. Urge un cambio di rotta mentre pende ancora indiscussa una petizione di 11mila e 257 firme di persone che vogliono parlare del Gran Sasso, portiamola in Consiglio ed apriamo una nuova fase di confronto democratico.