25 Feb 19

Parco della Memoria, è tutta una corsa

Una corsa contro il tempo per il Parco della memoria per le vittime del 6 aprile 2009 a piazzale Paoli.
A poche settimane dal decennale del 2009 è stata aperta la procedura per sostituire la direzione dei lavori perché il tecnico incaricato ha lasciato l’amministrazione aquilana a fine anno.
Un percorso ad ostacoli iniziato tardissimo, nel 2013 infatti, è stato approvato il bando per il concorso di idee per un’opera artistica all’interno di piazzale Paoli.
I termini furono poi prorogati, e nel novembre 2013 fu nominata la commissione giudicatrice per la valutazione dei progetti. Praticamente due anni, giugno 2015, per affidare l’incarico per la progettazione definitiva esecutiva della fontana monumentale, così come previsto dalla Giunta Cialente, al gruppo tecnico Manfredo Gaeta ed Annalisa Di Luzio.
Il progetto aggiudicatario aveva proposto di ampliare l’intervento per un progetto globale di riqualificazione di piazzale Paoli e dell’area verde circostante, in grado di riconnettere al contesto urbano un’area marginalizzata. Passa più di un anno, settembre 2016, e a Gaeta e a Di Luzio viene affidato l’incarico del progetto definitivo stimando il costo dei lavori in 719mila 017,94 euro, a novembre si accertano e si aggiungono anche le donazione di Eataly distribuzione srl e della Scuola Ispettori e Sovrintendenti Guardia di Finanza di 103mila 551 euro.
L’importo dei lavori viene quindi rimodulato in 822mila 568,94 euro.
Nel luglio del 2017 viene individuato il personale interno per gli incarichi tecnici, nell’aprile di un anno dopo, Pierluigi Seccia diventa il nuovo rup perché il collega che andrà a sostituire lascia il Comune a fine 2017, a supportarlo nell’incarico, l’agrotecnico Roberto Salve.
A maggio di un anno fa, il Genio civile ha rilasciato l’autorizzazione sismica, mentre nell’agosto scorso Gaeta e Di Luzio, il gruppo dei progettisti, ha consegnato all’amministrazione il progetto esecutivo  per 833mila 277,06 euro, lo scorso ottobre, con delibera 417 del 29 ottobre, la Giunta Biondi ha approvato il progetto esecutivo, nel frattempo però la direttrice dei lavori ha lasciato l’ente a fine anno, quindi l’iter aperto il 22 febbraio scorso per la sua sostituzione con affidamento diretto per un importo di 42mila 579,34 euro. Saranno estratti tre nominativi dall’elenco dei professionisti, forniti dal responsabile della tenuta e gestione degli elenchi, Antonio Longo, a cui sarà richiesto il miglior preventivo per l’affidamento.
Un progetto che ha generato polemiche e conflitti anche con i residenti, per il comitato ed i parenti delle vittime del 6 aprile 2009, il Parco della memoria è un luogo della storia da tramandare, delle vittime innocenti che resteranno vive per sempre, della sicurezza, della prevenzione, del non deve accadere mai più. A loro interessa il simbolo e non le polemiche, d’altra parte modifiche sui parcheggi, sul muro troppo alto come pure l’obelisco o sui nomi da incidere si potranno fare in corso d’opera.
La Giunta Cialente votò il bando per il concorso di idee a fine marzo 2013, tra gli elementi fondamentali decise una fontana monumentale, con la previsione di sospendere l’erogazione dell’acqua, simbolo di vita, ad ogni metà del mese di dicembre, per ricordare l’inizio dello sciame sismico, e da riattivare simbolicamente ogni 6 aprile. Il progetto fu aspramente criticato dal consigliere Pierluigi Properzi che avrebbe voluto stralciarlo ma non gli riuscì, è un progetto che modifica sostanzialmente e negativamente l’assetto di piazzale Paoli, commentò l’architetto in Aula, modificandolo in termini sostanziali facendo perdere l’idea dell’Emiciclo e la forma urbana, un progetto approvato da una commissione interna e di qualità modestissima con un obelisco in una spianata, senza qualità architettonica ed artistica.