06 Feb 19

Pietrucci, l’orgoglio per la propria terra

Pierpaolo Pietrucci consigliere regionale uscente si candida alle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo con Patrizia Masciovecchio nella lista del Pd e per Legnini presidente. Con lui un bilancio sulle cose fatte e da fare e sulle sue battaglie.


Come sta andando.
L’entusiasmo è crescente nel 2014 è stato un voto di rete stavolta sarà d’opinione. Il sisma ha riscritto la storia c’è un forte senso d’appartenenza è la terra dove cresceranno i miei figli, voglio fare questi ultimi cinque anni lasciando un territorio dov’è possibile costruire un progetto di vita. 

Cinque anni in Consiglio regionale.
Mi porto dietro anni difficilissimi con scontri durissimi con chi vedeva le aree interne come zavorre per me sono invece un’opportunità. Ho fatto molte risse con Luciano D’Alfonso, l’ultima sulla governance per l’ufficio del secondo cratere sismico che aveva ritardi inaccettabili. Stavamo rischiando la paralisi, la ricostruzione sta ora prendendo tutt’altra piega con l’ingresso di Vincenzo Rivera, neo commissario Usr, Antonio Iovino e Giancarlo Misantoni dai primi di gennaio. Il cambio di passo è radicale, è stato fatto un cronoprogramma che è stato accolto con entusiasmo testimoniato dai due incontri che ha tenuto Rivera.

Quali risultati porta a casa.
Nonostante gli ostacoli grandi risultati. Ho salvato le istituzioni culturali storiche, 16milioni di euro per l’Altopiano delle Rocche, 30milioni per il Masterplan, 800mila euro l’anno vita natural durante per L’Aquila Capoluogo, 5milioni di euro per Abruzzo Engineering, ganglo della ricostruzione, 2milioni di euro per le vie ferrate del Gran Sasso, 23 milioni di euro per la pista ciclabile, ma i lavori sono fermi da un anno e mezzo e le ragioni le conosce solo il Comune dell’Aquila, 400mila euro per il Circolo Tennis, diverse risorse per le strade del territorio, 15milioni di euro per il terzo e quarto lotto della L’Aquila/Amatrice, altre misure finanziarie parcellizzate sulla provincia e poi battaglie legislative come la legge che ho voluto per salvaguardare i lavoratori e che obbliga cooperative, aziende sanitarie e società che ricevono risorse pubbliche dalla Regione Abruzzo a riassorbire le persone nel caso in cui cambiasse l’appalto. Ho raccolto tutto questo in una piccola pubblicazione che gira per la Provincia. 

Quanti colleghi l’hanno sostenuta in questi anni?
E’ stata la prima volta che L’Aquila è stata rappresentata da un solo consigliere regionale. Sono stato solo avrei voluto avere al mio fianco altri colleghi a battersi per il nostro territorio. Ricevo messaggi di cuore da persone che mi dicono che verranno a votarmi anche se preferiscono non schierarsi pubblicamente sto riscontrando un affetto ed un successo oltre ogni previsione. Con me c’è Patrizia Masciovecchio che impreziosisce il percorso di contenuti ed inclusività, siamo in sintonia e si è messa a disposizione perché ha capito che in palio c’è il rischio che l’Abruzzo diventi un feudo della destra romana. Continuiamo a girare il territorio dalla Valle Peligna all’Alto Sangro e nella Marsica, all’Aquila sono orgoglioso per due iniziative in due Comuni simbolo della resistenza appenninica e sono Campotosto e Castel del Monte. 

Si fa molta campagna elettorale nell’Alto Aterno.
Non consentiremo di sciacallare elettoralmente sulla ricostruzione, politicucci sciacalli vanno solo per una mangiata ed una bevuta illudendo la gente che sa bene chi c’è sempre stato e ci sarà. Vivere lì è complicato, portiamo contenuti e risposte siamo vicini alle persone e conosciamo i problemi non portiamo Salvini o Di Maio. Tanta presenza nazionale sarà dovuta agli appetiti sulla ricostruzione confido nell’orgoglio degli abruzzesi per far sì che la Regione non diventi una colonia romana come la Galilea ma continui ad avere una sua autonomia con Legnini che non finirò mai di ringraziare per aver risposto all’appello della gran parte dei sindaci d’Abruzzo e della gente che gli ha chiesto di guidare questa terra. 

Ha una grande empatia con le persone.
La mia presenza costante in questi anni è riscontrata da tutti anche con la simpatia di chi alle politiche vota la destra ed il 5Stelle ma apprezza la mia onestà intellettuale ed il legame con questa terra. La mia candidatura sta aggregando persone in modo esponenziale, cerchiamo di raccontare giorno per giorno sul territorio le cose fatte e quelle che faremo con obiettivi condensati in quattro punti, collegamento su ferro con Roma; fiscalità di vantaggio per le aree di montagna; piano strategico per la montagna e la rete degli impianti sportivi; cultura, sanità e diritti civili.

Le primarie di due anni fa.
Per scegliere il candidato sindaco al Comune dell’Aquila il partito mi chiese di scendere in campo e sono stato vittima due volte. Ho però dimostrato di essere pronto ad abbandonare un posto al sole alla Regione per andare ad amministrare la mia città in trincea, oggi invece stanno tentando tutti il percorso inverso, mezza Giunta Biondi è candidata ed il sindaco stesso avrebbe lasciato per la presidenza della Regione. 

Le altre candidature del Pd?
Alcuni hanno tentato posizioni di comodo e vie diverse pur avendo avuto tanto dal partito e dalla comunità. Il Pd sta tornando a crescere gli ultimi sondaggi ci avvicinano alla vittoria e la fase congressuale spero possa farci virare verso una nuova prospettiva. Per quello che mi riguarda la gente mi sceglie per la mia coerenza, per il mio nome e perché sono sempre stato presente non per il Pd o per una lista. Sono una figura forte perché posso raccontare le battaglie per la mia terra e lo registro ogni giorno anche per il fatto che il mio elettorato è trasversale. 

Perché scegliere lei.
Sono molto apprezzato anche nelle altre province in particolar modo nelle aree interne d’Abruzzo. Mi hanno raccontato che in una recente riunione del Parco nazionale del Gran Sasso Monti della Laga i colleghi Monticelli e Pepe sono stati redarguiti, il problema di Teramo, gli hanno detto, è che non ha una figura come Pietrucci capace di mettersi contro il governo regionale e nazionale per difendere la propria terra e non posso che esserne fiero ed orgoglioso.