18 Gen 19

Rigopiano, sicurezza non è la priorità

E’ il secondo anniversario della tragedia dell’hotel Rigopiano, il giorno del dolore per chi ha perso una persona cara in quell’albergo, per una valanga di neve e detriti che travolse l’hotel Rigopiano di Farindola, provincia di Pescara, portando con sé 29 vite.
La tragedia più grave provocata da una slavina in Italia dal 1916. Mentre continuano i terremoti. Gli ultimi sull’Etna, in Sicilia, lo scorso 26 dicembre, ed ancora il 15 gennaio a Ravenna.
È fondamentale affidarsi ai professionisti per conoscere il territorio in cui viviamo e proprio per le caratteristiche del nostro Paese, la figura del geologo dovrebbe rivestire sempre un ruolo centrale nel governo dei suoli.
Rimarca Francesco Peduto, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, ricordando la slavina che sconvolse il mondo ed accogliendo con favore la notizia dell’approvazione dello schema di direttiva sul Sistema di allertamento nazionale e regionale e per la Pianificazione di protezione civile territoriale sul tema del rischio di valanghe.
Ma di certo l’Italia, continua a non avere tutta questa fretta in termini di prevenzione e di sicurezza e anche L’Aquila, che avrebbe voluto essere città guida come prevenzione e conoscenza dei territori, non inquadra la figura del geologo come fondamentale per il quotidiano amministrativo dell’ente. Neanche il cratere, nessuno.
Da anni portiamo avanti un’importante campagna di sensibilizzazione e di informazione degli adulti e dei più piccoli per diffondere la cultura del rischio e della prevenzione, per insegnare quali sono i corretti comportamenti da adottare in caso di emergenza, ma anche per inculcare e stimolare una maggior coscienza geologica, per il rispetto del territorio e per uno sviluppo davvero sostenibile, spiega Domenico Angelone, tesoriere del Consiglio nazionale dei Geologi.
La prevenzione, aggiunge, deve essere accompagnata da un’adeguata pianificazione territoriale, mettendo in sicurezza le nostre case, le nostre scuole ed i nostri luoghi di lavoro.
Ma anche all’Aquila, a poche settimane dall’inizio delle grandi celebrazioni ed eventi per il decennale dal 6 aprile 2009, pare proprio facciamo fatica ad assimilare la lezione di quella terribile notte, per introdurla nella nostra vita di tutti i giorni, e perché non accada mai più.