07 Dic 18

Sei poli e la De Amicis a Collemaggio

La scuola elementare De Amicis sarà collocata nel Parco dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio, l’edificio originale avrà un’altra destinazione non ancora decisa.

E’ quanto stabilito dalla Giunta Biondi sul futuro assetto delle sedi scolastiche, tenendo conto dell’evoluzione demografica di questi anni e del fatto che la situazione evolve, le persone si trasferiscono e tornano nella loro casa ante sisma, quindi alcuni fattori potrebbero cambiare.

Un dato certo è che le iscrizioni alla scuola dell’infanzia continuano ad essere in calo, siamo ad un meno 7.66%, servono strategie e servono subito.

Quali scuole torneranno in centro storico stando a questo primo approccio?

Scuola dell’infanzia: La San Giovanni Bosco (da riparare) per 2 sezioni (60 alunni) ed una nuova sede che sorgerà nell’area attualmente occupata dalla Carducci, dimensionata per 4 sezioni (120 alunni).
Scuola primaria: La Giovanni XXIII resterà nella sede originaria, dimensionata per 2 sezioni (250 alunni) e la De Amicis sarà dimensionata per 4 sezioni, 500 alunni, e collocata nel Parco dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio.
Scuola secondaria di I grado: La Mazzini (da recuperare) e la Carducci, con 3 sezioni da trasferire nell’edificio dell’ex Liceo scientifico in via Maiella (da riparare).

La città è stata suddivisa in tre macroaree, L’Aquila con la Torretta e Gignano, zona est e zona ovest, entro le quali sono stati calati i futuri accorpamenti delle vecchie scuole con i nuovi poli scolastici:

La Carducci andrà quindi all’ex Liceo scientifico.
Nuovo Polo Santa Barbara, da delocalizzare, accorperà le scuole dell’infanzia di San Sisto e Santa Barbara e la primaria di Santa Barbara.
L’infanzia di via Giovanni XXIII andrà a San Giovanni Bosco e la primaria resterà al viale.
L’infanzia di San Bernardino andrà alla Carducci e la primaria De Amicis a Collemaggio.
La Dante Alighieri e l’infanzia Gianni Di Genova e Carla Mastropietro resteranno dov’erano.
Nuovo Polo Torrione San Francesco andrà all’ex Caserma Rossi, accorperà l’infanzia di San Francesco, Colle Capo Croce e Torrione e le primarie di San Francesco e del Torrione.
La primaria Gianni Di Genova e la Celestino V di Valle Pretara resteranno dov’erano.
Nuovo Polo di Paganica presso l’area del Teatro Tenda, accorperà l’infanzia, L’albero dai mille colori, la primaria Francesco Rossi e la secondaria di primo grado Dante Alighieri di Paganica.
L’infanzia Peter Pan resterà a Tempera come pure la Scatola delle esperienze a Bazzano.
Nuovo Polo Gignano Torretta, delocalizzato, accorperà l’infanzia Arcobaleno di Gignano e la primaria della Torretta.
Nuovo Polo di Pianola, da delocalizzare, accorperà l’infanzia e la primaria di Pianola, di San Benedetto di Bagno e Bagno.
La Mazzini resterà dov’era.
Nuovo Polo di Sassa, delocalizzato, accorperà l’infanzia e la primaria di Sassa Scalo e Pagliare di Sassa e la secondaria di primo grado di Sassa.
Sede unica di Pile accorperà l’infanzia di Pile e la I Maggio  oltre alla primaria.
L’infanzia di Preturo resterà dov’era.
Sede unica di Roio accorperà l’infanzia di Roio Poggio e la primaria di Roio.
La Patini resterà dov’era.
Sede unica di Arischia accorperà l’infanzia Giulio Beccia e la primaria di Arischia.
Pettino accorperà l’infanzia di Pettino e di Cansatessa.
L’infanzia di Coppito resterà dov’era, la Mariele Ventre a Pettino è l’unica in ricostruzione, la primaria Buccio da Ranallo di Coppito avrà la nuova sede nell’attuale Musp e la primaria di Preturo resterà dov’era.

25 scuole, 6 poli, di cui quattro da individuare, e due scuole singole.
Abbiamo poi otto scuole da dismettere definitivamente o destinare a nuova funzione e sono la primaria di Roio Poggio, l’infanzia di San Sisto, la primaria di Villa Gioia, l’infanzia Tommaso Campanella, l’infanzia ex via dei Giardini, la primaria De Amicis ed infanzia San Bernardino e l’infanzia Vetoio.

I Musp, recita la delibera 473 del 29 novembre scorso, salvo diversa indicazione andranno rimossi ad eccezione di quelli che saranno ritenuti idonei a nuova destinazione anche in considerazione delle buone qualità costruttive e realizzative, in particolare il Musp di Roio rimarrà sede definitiva della scuola dell’infanzia e primaria di Roio. I Musp suddetti potranno essere ancora funzionali al piano scolastico nel caso di collocazione temporanea degli studenti, necessaria per procedere alla costruzione delle nuove scuole. 

Riguardo la vulnerabilità sismica, si legge ancora, ad oggi sono stati resi noti solo gli esiti relativi agli edifici scolastici ricompresi nei primi due lotti (scuola infanzia Pagliare di Sassa, Pile Piccola, San Benedetto di Bagno e Cansatessa oltre alla primaria di Preturo per gli edifici in muratura. E la scuola infanzia di Arischia, Paganica, Tempera, San Sisto e C. Collodi per il cemento armato) e in parte del terzo lotto, (che comprende l’infanzia di Preturo e Coppito e la primaria di Paganica tutte in cemento armato). Ed in conseguenza di ciò, con ordinanza n.308 del 22 novembre 2017 sono state chiuse, in via precauzionale, l’infanzia di Arischia e la primaria di Preturo con il conseguente trasferimento degli alunni rispettivamente nel Musp della primaria di Arischia e nel Musp dell’infanzia/primaria di Pagliare di Sassa. È inoltre stata chiusa, all’indomani del sisma del 18 gennaio 2017, anche l’infanzia di Cansatessa e gli alunni sono stati trasferiti nel Musp che dell’infanzia di Pettino.
Nell’elenco delle scuole oggetto di valutazione di vulnerabilità sismica non sono state inserite l’infanzia ‘Mastropietro’, la ‘Dante Alighieri’, il cui studio di vulnerabilità verrà a breve eseguito e l’infanzia di San Francesco.
Manca l’infanzia I Maggio di Pile e la primaria sempre di Pile, la primaria del Torrione, e l’infanzia di Colle Capo Croce, la secondaria di primo grado Patini e l’infanzia Gianni Di Genova. Tutte in cemento armato. 

Per i finanziamenti delle future scuole abbiamo un totale disponibile di 42milioni 089mila 879,94 euro.

Servono ancora 22milioni 436mila 121,46 euro:

Primaria Celestino V a Valle Pretara: 2milioni e 100mila euro  oltre i 300mila euro disponibili.
Scuola infanzia Pettino: 600mila euro oltre i 2milioni e 400 mila disponibili.
Scuole primaria e infanzia Giovanni XXIII: 8milioni 450mila euro oltre al milione disponibile.
Nuova scuola infanzia all’ex Carducci: 7miloni 403mila 444,19 euro oltre al milione disponibile.
Polo Di Sassa: un milione ancora sugli otto milioni disponibili.
Polo Santa Barbara: un milione sui 3milioni 800mila 568,57 euro disponibili.
Scuola primaria di Coppito:  682mila 677,27 euro sul milione 695mila169,05 euro.
Ex scuola infanzia T. Campanella: un milione 200mila euro sui 200mila euro disponibili.  

Mentre sui sei nuovi poli previsti, le finanze per  quello di Paganica, di Pianola e del Torrione sono ancora da quantificare, quindi da aggiungere ai 22milioni e mezzo di euro circa da trovare a Roma. 

L’unica scuola su cui sono avviati i lavori è la primaria Mariele Ventre di Pettino. Per 16 mesi di lavori in tutto.
Le uniche in progettazione sono per i poli scolastici di Sassa e Torretta Gignano, e ci vorranno  circa quattro anni sicuri di lavori, oltre alla primaria di Arischia. Il resto è tutto da avviare e quantificare con tempi previsti comunque intorno ai quattro anni, se va tutto liscio.

Strategie urbanistiche, modifiche e consumo di suolo serve mettere mano, subito, al Piano regolatore. E lavorare ad una rinascita vera, all’indomani della sbornia dei festeggiamenti stellari per la chiesa delle Anime Sante, servono scuole vere da dare ai bimbi di ieri, i bimbi della rinascita, che una scuola vera ancora non la vedono.
Ricapitolando Piano regolatore e risorse da trovare immediatamente a Roma, ne restano ancora troppe da individuare, milioni di euro, al netto di ogni chiacchiera serve la rinascita a cui lavorare senza sosta, compresi i festivi.