09 Nov 17

Turismo montano? I privati scappano…

Ma come va il patrimonio immobiliare a servizio del turismo montano nel post sisma? E’ al top il valore nell’Altopiano delle Cinque Miglia, dove un’abitazione può costare 1.597 euro a mq. o in quello delle Rocche (nella foto un hotel), con un costo stimato dall’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, in 1.403 euro a mq.; un po’ più di 1.100 euro a mq nel Parco nazionale d’Abruzzo e nella Valle del Sagittario ma anche in queste zone, il valore è sceso del cinque per cento rispetto al 2015. Da noi, nel versante meridionale del Gran Sasso, scendiamo a 680 euro a mq. con la variazione più negativa in provincia, tra le zone considerate a turismo montano. Si registra infatti un meno 6.04%, subito dopo il capoluogo, L’Aquila. Salgono le compravendite nel Parco nazionale d’Abruzzo (2.64%) e nel nostro versante del Gran Sasso esploderebbero (165.18%), solo che tale percentuale corrisponde a 29 transazioni, fatte in un anno, contro le 106 del Parco nazionale d’Abruzzo.
Secondo una recente indagine E-Data srl, spin off dell’Università di Teramo, nei Parchi nazionali si concentrano oltre 9.700 strutture ricettive, corrispondenti al 7,7% dei posti letto disponibili a livello nazionale. Un settore in decisa crescita scrivono i ricercatori, che necessita di essere indagato e approfondito per indirizzare le politiche pubbliche. A livello italiano, proseguono i ricercatori, nella classifica per numero medio di stelle delle strutture alberghiere nei 25 Parchi nazionali, svetta al primo posto l’Alta Murgia con 3,6 stelle di media, seguono Aspromonte e Gennargentu e al quarto posto l’Arcipelago della Maddalena. In Abruzzo, cuore verde d’Europa e Regione con la maggior percentuale di superficie protetta in Italia, rimane invariato il numero medio di stelle del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, perdendo però undici posizioni; arretra di due posizioni, al quattordicesimo posto, il Parco della Majella e registra una posizione in meno anche il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che scende al diciassettesimo posto. Una caduta libera che allontana sempre più, la possibilità di intercettare investimenti privati.